sabato 8 ottobre 2011

PROPOSTA AIDAA - NASCE IL GATTO DI REPARTO

PROPOSTA AIDAA AGLI OSPEDALI . INTRODUCIAMO IL GATTO DI REPARTO

Roma 5 ottobre 2011 – Parte l’operazione Gatto di reparto negli ospedali italiani.
Questa è la proposta di AIDAA, l’associazione italiana difesa animali ed ambiente, che in questi giorni sta inviando decine di email ai direttori generali e sanitari dei maggiori ospedali italiani per chiedere l’introduzione nei reparti di degenza riservati a bambini ed anziani (esclusi ovviamente i reparti chirurgici e di emergenza e urgenza e le rianimazioni) il gatto di reparto.
Secondo l’idea proposta da AIDAA nei reparti di pediatria e nelle riabilitazioni potrebbe essere inserito (ovviamente dopo i determinati controlli e le autorizzazioni sanitarie necessarie) uno o più gatti che dovrebbero avere l’accesso libero sia nelle parti comuni che nelle stanze dei degenti in modo da creare una vera e propria simbiosi tra i degenti, il personale ed i pazienti, specialmente quelli a lungo degenza con lo scopo di attivare una forma continua di pet-terapy forma questa che viene considerata oramai unanimemente molto utile sia in percorsi di riabilitazione sia per quanto riguarda l’umore dei bimbi costretti a lunghe degenze ospedaliere.
“Il gatto di reparto è sicuramente una proposta innovativa che potrebbe lanciare un segnale positivo proprio a favore di quelle categorie di pazienti che sono soggetti a lunghi e a volte delicati ricoveri - ci dice il presidente nazionale di AIDAA Lorenzo Croce -; in questa prima fase abbiamo inviato una lettera ai direttori dei maggiori ospedali italiani e di quelli dove la pet-terapy è una pratica oramai consolidata. Se lo vorranno siamo pronti a spiegare la proposta e a dare una mano per realizzare questa esperienza. Crediamo nella interazione uomo-animali, e siamo certi, anche sulla scorta di esperienze conosciute direttamente come quella dei cavalli in carcere, che la presenza di un gatto in reparto possa giovare molto all’umore dei pazienti, specialmente se si tratta di bambini o anziani soli, che provano piacere e si sentono appagati nel prendersi cura di un animale.”