domenica 22 aprile 2012

ITALIA: CANI RANDAGI A RISCHIO STRAGE – NEL 2011 AMMAZZATI 17.000 CANI.


ITALIA: CANI RANDAGI A RISCHIO STRAGE – NEL 2011 AMMAZZATI 17.000 CANI.

Roma (22 APRILE 2012) – Una strage limitata, strisciante, non conosciuta che ogni anno fa almeno 17.000 vittime * tra i cani randagi in Italia. Una strage vera e propria, non certo nei termini di quanto avviene in Ucraina, in Romania, in Albania ed in altri stati europei, ma una strage che si nasconde dietro i cani uccisi nei parchi, ma anche nei giardini condominiali o privati con le polpette avvelenate. Cani passati per le armi in maniera silente specialmente nel sud Italia dove molti cani vengono raccolti e uccisi a fucilate. Cani uccisi dai cacciatori, o cani uccisi dopo essere seviziati da bande di ragazzini sadici. Tutte queste concause messe insieme nel corso del 2011 hanno portato alla somma di 12.000 cani uccisi, ai quali vanno aggiunti i circa 5.000 cani rinvenuti morti ammazzati sulle strade ed autostrade italiane. Una vera e propria strage strisciante ma non per questo meno grave di altre stragi.  Ora con l’aggravarsi della crisi e l’avvicinarsi della stagione estiva sono in molti a prevedere un ulteriore aumento di abbandono di animali  con il conseguente aumento di cani uccisi investiti su strade ed autostrade ed allo stesso tempo un maggior numero di cani uccisi attraverso i bocconi avvelenati che vengono sparsi non solo nelle campagne ma anche e soprattutto nei giardini e nei parchi cittadini. A questo occorre aggiungere il fatto che l’aumento in questi mesi di persone morte a seguito di aggressioni da parte di branchi di cani randagi, ed il numero di randagi libero sul territorio nazionale che ammonta a circa un milione di esemplari** dei quali circa 700.000 concentrati nelle regioni del mezzogiorno e nelle isole sta portando diverse persone a parlare di tornare a uccidere i randagi per ridurne il numero attraverso una vera e propria caccia di selezione. Il rischio di una vera e propria strage sta dietro l’angolo anche a causa del fatto che i canili sono pieni e che purtroppo anche da noi sono in riduzione le adozioni dei cani ospitati nei canili pubblici e delle associazioni. Da qui la decisione di AIDAA di denunciare, pur senza allarmismi il rischio che quella che gia è una strage in atto rischi di trasformarsi in una vera e propria strage strisciante con vittime predestinate migliaia di cani. AIDAA propone invece da subito un piano di sterilizzazioni di massa, nuovi fondi da governo e regioni  per le campagne di sterilizzazioni e utilizzo per le regioni del sud della veterinaria militare proprio al fine di procedere in tempi rapidi alle sterilizzazioni delle moltissime migliaia di cani randagi. Infine AIDAA chiederà nei prossimi giorni un incontro ufficiale con il sottosegretario alla sanità Cardinale per proporre il proprio progetto di tutela dei randagi e di  incentivazione della sterilizzazione come unico metodo per il controllo del randagismo in Italia.

  • * FONTE: segnalazioni dirette AIDAA, segnalazioni contenute in 77 periodici e quotidiani nazionali e locali, segnalazioni raccolte via web e facebook relative al periodo 1 gennaio- 31 dicembre 2011
  • * * FONTE: stime delle anagrafe canine regionali relative a periodo 2007-2011