lunedì 16 aprile 2012

RIPARTE LA TRATTATIVA PER SALVARE I PESCI DEI NAVIGLI


Torna a far parlare di se l’annosa vicenda delle asciutte dei Navigli e dei canali del consorzio Villoresi che garantiscono l’acqua alle campagne del milanese, del lodigiano e del pavese. Il problema come sempre è lo stesso: la moria di pesci ai quali si aggiunge anche il rischio di prosciugamento delle falde di centinaia di rogge situate nella zona del sud e dell’ovest milanese che si alimentano proprio con l’acqua che viene utilizzata dagli agricoltori. Purtroppo dopo alcuni anni il consorzio di bonifica Villoresi ha visto bene di tornare al vecchio sistema delle asciutte invernali che di fatto sono la causa della morte di migliaia di pesci che rimangono intrappolati nelle pozze e nei salti dove nel periodo delle asciutte rimane poca acqua e che quindi le migliaia di pesci intrappolati trovano una morte orrenda per asfissia. Da alcuni anni i volontari si dedicano al recupero di questi pesci che rimangono intrappolati nelle fosse alla darsena di Milano, mentre  in realtà lungo tutto il sistema di canali  Navigli-Villoresi sono oltre 2.000 le fosse ed i salti dove trovano orrenda morte decine di migliaia di pesci. Oltre alla questione dei pesci vi è quella delle rogge. Il villoresi negli anni scorsi garantiva un minimo di acqua nei canali che veniva poi riversata sui terreni adiacenti le rogge nella zona Ovest di Milano, quest’acqua alimentava nei mesi invernali sia la falda sia l’ecosistema, con la decisione del consorzio di rinunciare a questa immissione di acqua ed al ripristino delle asciutte totali come avvenuto nei mesi scorsi si mette a rischio la stessa esistenza di migliaia di piccoli ma importanti ecosistemi naturali che vivono nelle zone delle rogge e dei fontanili. Secondo il consorzio il ritorno alle asciutte è stato determinato dall’imponente aumento della presenza di alghe nei canali consortili. In realtà da diversi anni esiste un progetto realizzato su mandato dello stesso consorzio e della Provincia di Milano oltre che dall’allora esistente società dei Navigli che permetterebbe di salvaguardare la scala dei pesci e allo stesso tempo evitare le morie delle asciutte. Progetto realizzato nel 2005 dalla società Graia  costato fior di quattrini e che ora giace nei cassetti dell’ente Provincia di Milano, cosi come esiste la possibilità con l’impiego di poche decine di migliaia di euro l’anno di salvaguardare attraverso l’immissione di piccole quantità d’acqua (rispetto alla portata generale) tutto l’eco sistema che ruota attorno alle rogge. Da qui la decisione di AIDAA di avviare ancora una trattativa in merito alla questione insieme ad altre associazioni che operano sul territorio dove è presente il consorzio Villoresi e i Navigli proprio con lo stesso consorzio al fine di arrivare ad un ripristino della soluzione precedente per quanto riguarda le rogge e per rilanciare la realizzazione del progetto del 2005 per quanto riguarda la salvezza di migliaia di pesci.