lunedì 14 gennaio 2013

NEL 2012 BRUCIATI VIVI 444 ANIMALI DOMESTICI

NEL 2012 BRUCIATI VIVI 444 ANIMALI DOMESTICI

Roma (14 Gennaio 2013) – Animali, cani, gatti e conigli bruciati vivi. Un atto atroce che non ha scusanti, e molto spesso gli autori di questi barbari gesti sono ragazzi, minori che danno fuoco ai cani ed ai gatti randagi al solo scopo “ di divertirsi”, ma non solo loro, ci sono anche gli incendiari coloro che nei mesi estivi vengono pagati per dare fuoco ai boschi secchi, questi hanno brevettato un sistema vergognoso tanto quanto crudele, infatti imbevono di benzina il pelo di un gatto o di un coniglio o di un piccolo cane e poi dopo averlo incendiato lo lanciano nel bosco, l'animale in preda al panico corre per divincolarsi dal fuoco ma in realtà diventa egli stesso la torcia con cui viene incendiato il bosco. Secondo i dati raccolti direttamente dall'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, sia attraverso le segnalazioni giunte allo sportelloanimali@libero.it sia anche attraverso una ricerca relativa agli articoli usciti in rete nel corso del 2012 sono stati 444 gli animali domestici arsi vivi. In particolare si tratta di 164 cani, 211 gatti e per il resto conigli o altri piccoli animali. Una trentina i cani seviziati specialmente in Sicilia la cui responsabilità è da far ricadere su gruppi di ragazzini, mentre una sessantina sul totale sono gli animali domestici (cani e gatti) che sono arsi vivi in incendi domestici o che sono bruciati parzialmente in incidenti domestici. Circa 230 gli animali di cui si ha traccia usati come torce vive per l'incendio dei boschi la scorsa estate e prevalentemente in Puglia, Sardegna, Liguria e Calabria. Nei prossimi giorni AIDAA invierà un dossier completo sul fenomeno degli animali arsi vivi alle procure delle repubblica dei capoluoghi delle regioni interessate.