sabato 24 agosto 2013

HO SALVATO UN PECHINESE STUPRATO (TESTIMONIANZA)

DI SEGUITO LA TESTIMONIANZA CHOC DI UNA NOSTRA AMICA CHE HA SALVATO ED ADOTTATO UN PECHINESE CHE ERA STATO STUPRATO. IO L'HO LETTA E MI SONO COMMOSSO ALLE LACRIME. 
DUE MERAVIGLIOSI PECHINESI

Premetto che amo in modo particolare i pechinesi decisi di prendere tutti i pechi abbandonati nei canili D'Italia che per età, malattia o difetti nn avrebbero avuto possibilità di adozione. Venni informata da un canile di roma che avevano questo pechinesino anziano nel dicembre 2005 che però oltre all'età manifestava strani attacchi simil epilettici, non ci pensai 2 volte mi misi in auto e mi feci i 600 chilomtri, arrivata vidi questo splendore, un'esserino di circa 12 anni molto, molto piccolo rispetto allo stend forse un 4 chili di cane, e mentre aspettavo l'ok del servizio vet lo presi in braccio e mi sorprese l'atteggiamento del volontario sorpreso che il cane si era lasciato prendere in braccio da un'estranea. (Nessuno ancora sospettava cosa c'era dietro a questo canetto). In autostrada vedendolo in continuo movimento ed essendo io alla guida cercai di calmarlo prima con atteggiamento accondiscendente ma nn ottenendo risultati lo sfiorai appena con un buffetto sul culetto e...........si scatenò una belva feroce, mi morse e rimorse sul braccio al punto che riuscii ad accostare nnn so ancora come. Arrivata a casa dove tra l'altro avevo già 4 pechinesi e 2 rotwailer, mio marito tentò di avvicinarsi ed a quel punto prima il cane aggressivissimo e poi un'attacco di una strana epilessia senza perdita di coscienza, ciò che mi commosse è che i fratellini rimasero tutti accucciati fintanto che il piccolo nn si riprese.A quel punto come avevo sempre fatto presi appuntamento con la clinica veterinaria di cui son cliente per una visita generale di controllo e qui facemmo tutti gli accertamenti per l'epilessia compresa risonanza ma nulla.....e già nulla!!!! In quella occasione prendemmo anche appuntamento per la sterilizzazione che avremmo dovuto effettuare di lì a circa un mese onde permettere al piccolo di riprendersi dal cambiamento di casa e dal lungo viaggio. E' d'obbligo, credo, premettere che la storia del cane era totalmente ignota, l'unica cosa che sapevo era che era stato trovato abbandonato in un giardino di Roma. Durante i primi giorni a casa però cominciai a notare che il cane diveniva una belva se mio marito solo avvicinava, mentre prendendolo in braccio aveva una strana reazione della coda e al momento della defecazione faceva un verso quasi di pianto, io ignorante pensai ad un problema di stitichezza e ritornai in clinica dove si decise di somministrare farmaci omeopatici che avrebbero aiutato a rendere meno solide le feci e sospettando problemi di prostata il prostatide ma dopo 5 gg. nulla ed allora indagini di tutti i tipi per capire cosa c'era che nn andava(ovviamente nn mi dilungo nelle sofferenze di quel piccolino).Si procedette immediatamente alla sterilizzazione pensando di risolvere il problema ma dopo 2 giorni il cane peggiorò al punto che con un'ecografia venne diagnosticato un prolasso intestinale per cui operato d'urgenza per il legamento alla colonna di parte dell'intestino così che l'intestino avendo meno anse sarebbe stato meno sellecitato dalla defecazione e primi sospetti ai quali però era difficile dare un senso vista la taglia di un canetto nn più lungo di 40 cm......di questo sospetto informai i responsabili del canile che me lo avevano affidato ed anche loro increduli mi dissero di non torturare oltre quell'esserino e lasciarlo morire. Invece no nn solo nn lo lasciai morire ma dopo circa 20 gg. di ricovero tornò a casa e divenimmo inseparabili e dire inseparabili significa che ero costretta a portarmi il mio piccolino anche in ufficio, non potevo lasciarlo mai neanche per un momento perché erano pianti, guaiti ed attacchi se solo mi chiudevo in bagno. Praticamente mangiava, respirava e dormiva standomi attaccato. Pian pianino, cominciò ad accettare anche la presenza di mio marito ma se venivano visite, donne o bambini, lui stava tranquillo nella sua cesta, uomini si rintanava nel mio studio in un'angolino dietro il divano e se nn correvo a prenderlo per stringerlo a me era un'attacco! arrivammo così verso i primi di agosto e...lui il mio angioletto nero nn riusciva più a defecare sembrava quasi che ogni volta venisse fuori parte del retto, così di nuovo clinica dove si decise di indagare su cosa realmente il piccolo avesse con un'intervento e............retto completamente lacerato varie aderenze dovute a violenza sessuale ripetuta per anni ed anni...........Se c'è un Dio non può permettere un'atto così vile su un'esserino così piccolo ed indifeso!!!!!!!!!Facemmo la prima plastica e poi ancora per altre 3 volte perché il suo intestino era talmente sfibrato che non reggeva più di 7/10 mesi.è mancato l'anno scorso perché nn ce la faceva più, la mia unica consolazione è che per 6 anni circa ha avuto una vita serena, una casa e tanto amore ma ogni volta che lo ricordo piango ed il pensiero che mi tormenta è che lui ormai nn serviva più allo scopo ed è stato abbandonato ma un altro piccolo essere sicuramente ha preso il suo posto...... Ovviamente è stato seguito anche da una psicologa perché di solito si pensa solo al danno fisico, ma i suoi attacchi col tempo e la tranquillità sono scomparsi senza farmaci di sorta e......sapete la cosa che più mi ha fatto schifo? Chiunque sapeva della violenza su quest'angioletto mentre accarezzava tutti gli altri a lui nn rivolgeva neanche uno sguardo............come fosse stata colpa sua. Quindi GRAZIE di cuore per esservi interessati a questo problema così grande di cui la gente bene nn vuol sentir parlare tanto sono solo animali.
pATRIZIA