domenica 6 ottobre 2013

NO A NUOVE TASSE SU ANIMALI

MANOVRA FINANZIARIA. SERVONO INVESTIMENTI SU POLITICHE TUTELA ANIMALI
NO NUOVE TASSE MA POLITICHE A LORO TUTELA

Roma (6 ottobre 2013) - Nei prossimi giorni il governo Letta varerà la nuova manovra finanziaria, l'associazione italiana difesa animali ed ambiente nel ribadire la necessità di individuare nuovi finanziamenti per le politiche sulla tutela degli animali dice no ad eventuali proposte di una "tassa di possesso sugli animali" che alcuni comuni potrebbero voler applicare all'interno della service tax. AIDAA invece ritiene siano fondamentali dei finanziamenti mirati alle politiche di sterilizzazione di massa dei cani e gatti randagi, fondi per la creazione definitiva dell'anagrafe degli animali di affezione  completando quelle sui gatti ed i furetti ed introducendo l'anagrafe dei conigli di affezione oltre a quella gia esistente dei cani. Per queste politiche servono interventi complessivi nell'ordine dei 25 milioni di euro,ai quali AIDAA ritiene di dover chiedere un intervento di almeno 5milioni di euro per combattere il randagismo equino e finanziare un piano di recupero dei "cavalli pensionati" provenienti dalle attività sportive. Inoltre AIDAA auspica che il governo trovi il coraggio nella riforma delle aliquote IVA di riportare al 4% l'iva sulle prestazione medico/chirurghiche veterinarie, riducendo anche l'iva sui prodotti alimentari destinati agli animali."In un momento in cui si parla di manovre di diversi miliardi di euro- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- serve ricordarci anche del fatto che sette milioni di famiglie di italiani posseggono animali e che questi hanno dei costi, non bastano le pur lodevoli campagne contro gli abbandoni, ma servono soldi per le politiche di tutela e le campagne di sterilizzazione e si viene incontro alle famiglie che possiedono uno o più animali domestici abbassando l'iva sulle spese veterinarie e sui prodotti. Complessivamente i costi di queste iniziative si aggirerebbero attorno ai 100 milioni di euro che potrebbero essere in parte reperiti sia all'interno dei capitoli di bilancio del settore degli animali  rivedendo alcune priorità di spesa e imponendo una tassa di solidarietà sulla caccia di 200 euro a testa per ogni cacciatore, visto che questo sport non possiamo ancora abolirlo- ci dice Croce- almeno i soldi di questi messeri servano per le politiche di tutela degli animali ".