domenica 9 febbraio 2014

AIUTARE LA GATTA INCINTA NON ERA REATO. MA PER IL RESTO LA SOLDATESSA A PROCESSO.

la dottoressa BARBARA BALANZONI


Era accusata di disobbedienza aggravata continuata per aver salvato, mentre si trovava in missione in Kosovo, una gatta che rischiava di morire durante il parto ma è stata assolta.  

Quello compiuto dalla dottoressa Barbara Balanzoni, 40 anni, medico anestesista di Crevalcore (Bologna) in servizio agli ospedali di Pontremoli e Fivizzano, non è stato considerato un reato, ma il medico dovrà ancora comparire di fronte al tribunale militare di Roma per altri due capi di imputazione, diffamazione aggravata e ingiuria aggravata e continuata. 

La storia risale al 2012 quando la donna era tenente medico della riserva selezionata dell’esercito in Kosovo. Secondo i suoi superiori, non avrebbe rispettato «l’ordine scritto, emesso il 6 maggio 2012 da parte del comandante della base di non avvicinare animali randagi o incustoditi». «Sono felice e allo stesso tempo amareggiata - ha dichiarato la dottoressa dopo che il tribunale ha lasciato cadere l’accusa di disobbedienza - dato che restano in piedi le altre due accuse». Per Barbara Balanzoni si è mobilitato il mondo animalista e su Facebook la dottoressa ha ricevuto migliaia di messaggi di solidarietà. L’Enpa aveva anche consegnato, nei giorni scorsi, al sottosegretario alla Difesa Roberta Pinotti le firme raccolte sul web a sostegno di Barbara Balanzoni.