mercoledì 9 aprile 2014

E SE BERLUSCONI VENISSE A GIOCARE CON I MICETTI DI BRINDISI?

In questi giorni si è parlato molto dei luoghi dove Silvio Berlusconi potrebbe essere inviato in affido ai servizi sociali. AIDAA da tempo ha avanzato alcune proposte e tra queste una di quelle che domani il tribunale di sorveglianza potrebbe prendere in considerazione c'è il rifugio dei Micetti di Brindisi AIDAA onlus diretto dalla pro presidente nazionale AIDAA Antonella Brunetti.

La casa-rifugio “Micetti di Brindisi” A.I.D.A.A. Onlus nasce dalla necessità di fornire
temporanea assistenza ai molteplici gatti in difficoltà del territorio locale e aree limitrofe, fino ad adozione o reimmissione , là ove possibile, nell’habitat di provenienza, e, secondo quanto stabilito dalle normative vigenti in merito alla tutela dei gatti liberi.

La scelta mirata di accudire i felini, oltre ad essere un atto d’amore, è, altresì, una “necessità”, frutto dell’esperienza decennale sul campo.

La piccola struttura è un appartamento auto-finanziato , provvisto di 3 vani e accessori, una piccola oasi di spensieratezza e gioco per i tanti mici sottratti al loro triste destino.

L’obiettivo prefissato, oltre quello di aiutare questi animali, vuole essere quello di promuovere una nuova cultura basata sul rispetto della vita in toto, lontano da quella visione antropocentrica e specista che da sempre pone l’umanità come unica specie titolata al diritto della vita.

“La Cat-house- dicono Antonella Brunetti propresidente AIDAA e Lorenzo Croce presidente AIDAA- è situata nel rione Commenda, in via Campania civico 19 al terzo piano, è provvista di un’ampia sala giochi per gattini, una verandina con vano cucina, un bagnetto, una stanzetta sanitaria per le degenze ed una camera letto pronta per ospitare l'ex premier”.


Nella scheda inviata al tribunale di sorveglianza di Milano si spiega anche quali sono le attività che sarebbero richieste all'ex premier: “L’attività richiesta, per l’accudimento dei gatti ospitati, prevede in parte la pulizia dei distributori di cibo, delle ciotole, delle lettiere, la somministrazione di cibo specifico ad orari prestabiliti, la fase “nursery-time”, ossia l’assistenza ai gattini più piccoli, la toelettatura, come momento relax ad integrazione della pet-therapy.Sul territorio sono nati i primi Neko Cat-Cafe , quei luoghi dove, oltre a bere un buon te o caffè si può ricevere una buona dose di amore felino e ricambiare coccolando i gatti bisognosi.L’essenza della nostra casa-rifugio è la medesima, aiutare i gatti in difficoltà e donare a persone e felini, momenti di serenità , una vera e propria psicoterapia naturale per diffondere una nuova coscienza sociale.”