mercoledì 14 maggio 2014

INCESTO (MADRE E FIGLIO) CON IL CANE

foto di repertorio

PARMA (14 maggio 2014) - Lei la madre una donna di 49 anni residente in un grosso centro della provincia di Parma, lui il figlio di primo letto del marito 33 anni e il cane, un meticcio di  pastore tedesco preso alcuni anni fa in un canile della provincia emiliana sono i protagonisti dell'ennesima orribile storia di animalsex in famiglia di cui sono cosparse le città e i paesi italiani. Secondo la segnalazione giunta alcuni giorni orsono al servizio segnalazionereati@libero.it di AIDAA e successivamente confermata via telefono madre e figliastro sarebbero di fatto amanti ma nel loro rapporto gia di per se piuttosto perverso (non si tratta di un vero e proprio incesto ma sicuramente non si tratta di un regolare rapporto affettivo tra matrigna e figliastro) ci aggiungono anche i rapporti di natura omosessuale che il figlio avrebbe con il cane di famiglia. Insomma una vera e propria orgia a tre cane compreso. Secondo la segnalazione firmata giunta allo sportello AIDAA e poi confermata telefonicamente dalla vicina di casa, la coppia che abita in una villetta alla periferia di un paese della provincia di Parma sarebbe nota da tempo per il rapporto non proprio filiale tra madre e figlio di primo letto, ma la cosa che ha turbato la vicina che si è rivolta ad AIDAA è il fatto che con il sopraggiungere dell'estate le orge con il cane avverrebbero nel giardino di casa che seppur circondato da una siepe sarebbero visibili dai piani rialzati delle altre villette vicine. Il rapporto sarebbe continuativo e ripetitivo e non occasionale (pare anche tre volte la settimana) e per giunta il cane sarebbe stato istruito ad avere un rapporto di natura anale con il figliastro. E tutto con il tacito consenso del padre-marito (cornuto). "Dopo la segnalazione abbiamo contattato la famiglia in questione- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale AIDAA- alla quale abbiamo spiegato che non ci interessano i rapporti interfamiliari, ma che il cane deve essere lasciato fuori dalle loro storie di sesso, infatti- conclude Croce- la situazione rimane sotto controllo e qualora dovesse ripetersi, saremo pronti ad intervenire per chiedere l'immediato sequestro del cane, cosa che non possiamo fare adesso in quanto oltre alla parola di tre vicini che però non vogliono esporsi direttamente in quanto il fatto in se non rappresenta reato penale non ci sono altri elementi che supportino questa orribile vicenda di zoorastia familiare nella placida ma piccante provincia parmense"