martedì 12 agosto 2014

GIUSTIZIA PER LA CAGNOLINA GINA


gina la cagnolina uccisa dal cavaliere

Si sarebbe vendicato in modo atroce dopo un litigio con la fidanzata. Protagonista, suo magrado, di questa squallida vicenda è il cane Gina, morta dopo una terribile agonia. Prima colpita con un forcone, poi infilata in un sacco e alla fine data alle fiamme. La cagnolina apparteneva all'amazzone Claudia Morandi, che ha sporto denuncia contro il suo fidanzato di 33 anni che però respinge ogni accusa.Secondo la ricostruzione della giovane, nella notte fra giovedì e venerdì il fidanzato - dopo un diverbio - aveva minacciato di uccidere Gina. L'uomo non si è fatto vedere per molte ore. Claudia si è risvegliata senza trovare più la cagnolina al sua fianco. Sono partite le ricerche e Gina è stata ritrovata in fin di vita, in condizioni disperate. Teatro della vicenda San Giovanni in Marignano, in provincia di Rimini


I sospetti, diventati un'accusa precisa da parte di Claudia Morandi, si sono indirizzati immediatamente verso il fidanzato anche lui un cavaliere. L'avvocato della giovane, Caterina Brambilla, spiega che nella denuncia presentata dalla sua assistita si fa riferimento a «episodi precisi riguardanti l'uso di sostanze stupefacenti a cui la ragazza ha assistito".


La Fise è intervenuta con una nota ufficiale. La richiesta che viene dal mondo sportivo è l'immediato appiedamento del cavaliere come misura cautelare per arrivare alla radiazione definitiva dall'elenco dei tesserati della Federazione.
Sulla vicenda intervengono anche il presidente nazionale di AIDAA Lorenzo Croce e la responsabile del settore equini Catia Brozzi che annunciano che in caso di rinvio a giudizio del cavaliere l'Associazione si costuira parte civile mentre nell'immediato Croce e Brozzi chiedono a tutti gli iscritti Fise di boicottare tutte le gare alle quali parteciperà il presunto assassino di Gina e anche AIDAA chiede che una volta accertati i fatti la Fise ritiri la patente al cavaliere.