domenica 8 febbraio 2015

MILANO. DOMANI SFRATTANO LE OCHE DEL TROTTER


MILANO (8 FEBBRAIO 2015) - Continuano gli sgomberi a Milano. Ma questa volta obbiettivo dell'amministrazione comunale non sono ne campi rom, ne abusivi delle case popolari dei quartieri periferici della città ma bensi le oche del Trotter. Si avete capito bene. Il comune di Milano domattina alle 9.30 si muoverà in forze per sgomberare  nientemeno che otto oche che vivono nella fattoria del parco Trotter nella zona di San Siro a Milano. Almeno cosi recitano diversi comunicati stampa e post apparsi in diversi siti di esponenti politici di opposizione. Secondo quanto abbiamo appreso le oche andranno a vivere in una fattoria della provincia di Bergamo, ma non è ancora chiaro se per loro si riserva un futuro di incolumità per la loro vita oppure se rischiano di essere uccise e cucinate. Ora facendo la tara a tutte affermazioni di natura politica di una e dell'altra parte, appare evidente come una città di Milano che non riesce all'interno del suo perimetro a trovare casa per otto oche che vivono in una zona assolutamente tranquilla e che sono di fatto un'attrazione anche per gli studenti della vicina scuola è un fatto quantomeno ridicolo. "Siamo basiti di fronte a certe scelte- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- noi gradiremmo che le oche rimanessero dove sono quindi rivolgo un appello pressante all'assessore Bisconti perchè receda dalla sua decisione e lasci le oche dove sono, ingiungendo inoltre che le stesse non possano essere uccise e macellate ma che possano vivere felici per il resto dei loro giorni. Sfrattare le oche dal trotter- conclude Croce- è una pessima idea, cosi come pessima è la demagogia che altri ci stanno costruendo sopra, magari appartenenti a partiti politici che qui difendono le oche ma in regione con il loro presidente Maroni tutelano i cacciatori che di animali ne ammazzano a migliaia. Basta con le politiche dei due forni, e con le politiche della finta tutela degli animali provengano queste da destra o da sinistra. Gli animali non votano. Ma gli animalisti si".