mercoledì 4 marzo 2015

ALLERGIA AL GATTO? ECCO COME CURARLA

riprendiamo e citiamo dal sito di petpassion.tv

L’allergia al gatto può diventare un problema per chi ama i mici e la loro compagnia. L’allergia non è dovuta al pelo, come spesso erroneamente si crede, ma agli allergeni presenti nella saliva e veicolati sul pelo durante le operazioni di pulizia. Con la perdita del pelo, l’allergene si disperde facilmente nell’ambiente, si deposita sui mobili e sugli abiti e persiste a lungo, anche con le pulizie più radicali e addirittura dopo l’allontanamento dell’animale.
Ecco allora tre semplici consigli per ridurre gli effetti dell’allergia al gatto:
1) adottare misure igieniche preventive: eliminate quanto più possibile i tappeti, le tende che non si possano lavare spesso, i sofà non sfoderabili e simili, perchè creano dei veri e propri serbatoi di allergene. Usate un aspirapolvere dotato di filtri e mettete sistemi di ventilazione con filtri ad alta efficienza. Inoltre, se non volete separarvi dal gatto e non adottare nessun altro sistema, lavatelo ogni 2 settimane circa.
2) effettuare una vaccinazione anti-allergica: una buona pulizia e il trattamento con farmaci putroppo non bastano per tenere sotto controllare l’allergia al gatto: al momento l’unico trattamento radicale di questa forma allergica è rappresentato da una buona vaccinazione, come sancito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Esistono in commercio vaccini anche sublinguali, in compresse e in gocce, che quindi possono essere assunti senza difficoltà anche dai bambini più piccoli e hanno un’ottima tollerabilità.
3) scelta del gatto: se ancora non avete un gatto, per i soggetti allergici è consigliabile scegliere un gatto Siberiano… perché la proteina Fel D1, che è quella che dà allergia, è presente in quantità scarsissime nella saliva di questi mici. Inoltre, la percentuale si trova modificata se il gatto è intero, sterilizzato, maschio o femmina.