venerdì 24 giugno 2016

CON BREXIT A RISCHIO ANIMALI IN GRAN BRETAGNA?


Roma (24 giugno 2016) - Non è che il trattato di Lisbona dia agli animali di affezione chissa quali diritti, ma almeno riconosce una serie di tutele a cani e gatti, ma con l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea in un futuro non molto lontano in Inghilterra e negli altri stati della Gran Bretagna che non rientreranno più sotto la tutela delle normative del trattato europeo in materia di tutela degli animali di affezione i sono rischi reali per un forte arretramento nelle politiche di tutela degli animali. In particolare le paure riguandano la creazione di una vera zona franca europea per le sperimentazioni scientifiche (torture) su migliaia di animali per ricerche di natura farmaceutica e cosmeticologica (oggi rispettivamente ridotti e vietati in tutto il territorio dell'Unione) Inoltre Brexit lascia completamente campo libero agli inglesi nelle scelte delle politiche di tutela della fauna selvatica e dell'importazione di animali protetti o di loro parti (vedi avorio). "Ci auguriamo che invece la nuova Gran bretagna sia all''avanguardia delle politiche di tutela degli animali - ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- ma i dubbi sono leciti specialmente in materia di commercio di animali protetti e di vivisezione"