mercoledì 2 agosto 2017

STAFFETTISTA FERMATO. E' UN CARABINIERE E DICE BUGIE

Vi avevamo informati nei giorni scorsi del fermo avvenuto a Villa San Giovanni di uno staffettista con a bordo due cuccioli di cane non vaccinati ne provvisti di microchip, ora in esclusiva siamo in grado di smentire le bugie del fermato che innanzitutto si è scoperto essere un carabiniere, ma sopratutto siamo in grado di ricostruire seppure a sommi capi la storia dei due cuccioli che dicendo bugie il militare dell'Arma (sottufficiale) ha raccontato ai suoi stessi colleghi raccontando di aver trovato i cuccioli la sera prima.
In realtà il ritrovamento di quella coppia di cuccioli risale allo scorso sei luglio da una volontaria nel territorio di San Pietro, il 15 dello stesso mese la volontaria M.P. si rivolge ad altre volontarie sostenendo che non può più prendersi cura dei due cani. le volontarie fanno presente alla M.P  che comunque prima di trovare adozione i due cuccioli  dovranno essere vaccinati e sterilizzati.
Passano alcuni giorni ed arriva una richiesta di adozione, che però stranamente viene fatta saltare dalla M.P. mentre si viene a scoprire che i cani saranno spediti al nord con questo staffettista insospettabile (allora non si sapeva fosse un carabiniere) il 31 luglio. 
Il resto è cronaca di questi giorni con lo staffettista seguito e ripreso mentre riceve i due cuccioli dalla volontaria M.P. arrivata lunedi mattina al casello dell'autostrada di Patti a bordo di una Peugeot Rossa la quale aperto il bagagliaio trasborda i cuccioli (non vaccinati ne sterilizzati) a bordo della CITROEN AZZURRA Stefano P. accompagnato da una station vagon con a bordo due persone (una anziana al volante e una donna con i capelli biondi come passeggera) Alle sei e cinque di lunedi avviene lo scambio: i cuccioli passano dalla Peugeot rossa alla Citroen azzurra che imbocca l'autostrada e viene fermata e controllata a Villa San Giovanni. Lo staffettista oltre all'ammenda è stato denunciato anche per traffico di esseri viventi. Ma la faccenda non finisce qui, bisogna infatti ora approfondire i rapporti tra questa persona e la responsabile di un rifugio della zona a cui questo staffettista e la moglie portavano macchinate di cibo. Solo un regolare aiuto o altro? Stiamo indagando e non ci fermiamo qui.