giovedì 27 ottobre 2011

TAXI ANCORA OFF LIMITS PER I VIAGGIATORI CON ANIMALI AL SEGUITO

TAXI ANCORA OFF LIMITS PER I VIAGGIATORI CON ANIMALI
Roma (27/10/2011) – Oltre il 60% dei taxi italiani non accetta animali a bordo, il 38% accetta solo animali di piccola taglia (gatti, conigli, criceti) e solo se contenuti negli appositi trasportini, mentre i cani al guinzaglio di piccola taglia sono accettati dal 31% dei tassisti, mentre solamente il 14% dei taxi ospita cani di media e grossa taglia esclusivamente se al guinzaglio e museruola. Questo è il dato preoccupante che emerge da un sondaggio realizzato sul campo negli ultimi dodoci mesi da volontari AIDAA in dieci città italiane (Roma-Napoli-Milano-Torino-Firenze-Bergamo-Pisa-Cagliari-Bologna-Bari). I volontari dell’associazione  realmente in viaggio e sempre accompagnati dagli amici a quattro zampe hanno chiamato complessivamente 1020 volte il servizio taxi delle maggiori compagnie cittadine, ed in oltre 600 casi si sono sentiti rifiutare corsa in quanto non vi erano taxi disponibili che accettavano animali a bordo, solo 380 le risposte positive per il trasporto di animali di piccola taglia negli appositi trasportini, 313 le risposte positive date dalle compagnie di radiotaxi per il trasporto di canidi piccola taglia al guinzaglio o con museruola, e 143 le possibilità di trovare il radiotaxi al primo colpo per i volontari accompagnati da cani di media o grossa taglia, ma solo se al guinzaglio e museruola. Le risposte negative nell’ultimo caso erano dovute al fatto che spesso i taxi disponibili erano di piccola cilindrata e quindi non disponevano dello spazio dove tenere il cane che per legge deve stare dietro i sedili dei passeggieri. Le città dove si sono registrate maggiori difficoltà nel trovare un taxi che accettasse animali sono state Pisa, Bari e Firenze, mentre quelle dove è stato più facile sono state Milano, Napoli, Roma e Bologna, in quest’ultima città la disponibilità di taxi che accettassero a bordo animali alla prima chiamata ha superato largamente il 40% dei casi.  “Questi numeri sono il resoconto non di un sondaggio, ma di vita vera e di nostri volontari che viaggiano con i propri animali e che hanno chiamato realmente il taxi in questi ultimi 12 mesi- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA-ora non vogliamo certo dire che tutti i tassisti siano insensibili, anzi, molto spesso a ridurre le possibilità del trasposto di animali sono gli stessi regolamenti, abbiamo trovato spesso tassisti che pur non potendo trasportare per regolamento animali, specialmente su tragitti brevi, sono stati comprensivi ed hanno chiuso un occhio, quello che vogliamo far notare è che anche sui taxi cosi come per gli altri mezzi di trasporto chiunque viaggi con il proprio animale domestico incontra delle difficoltà maggiori rispetto a chi viaggia solo, difficoltà che si accentuano in maniera notevole se il passeggero è accompagnato da un cane di media o grossa taglia, allora prendere un taxi può a volte rivelarsi una vera e propria impresa”.