domenica 13 maggio 2012

CHIUDERE GREEN HILL E' SOLO IL PRIMO OBBIETTIVO.

CHIUDERE GREEN HILL E' SOLO IL PRIMO OBBIETTIVO.

Ho letto nei giorni scorsi un comunicato dell'azienda Grenn Hill che denuncia come chiudere Grenn Hill sia l'obbiettivo degli animalisti che protestano. L'articolo apparso su diverse testate locali e nazionali parte dal presupposto che gli animalisti hanno come unico obbiettivo la chiusura di gren hill e cerca in maniera a dire il vero piuttosto farsesca di definire i volontari e gli animalisti che protestano contro Green Hill come "una minoranza di persone" che fanno della protesta violenta la loro ragione di vita. Il tentativo piuttosto goffo a dire il vero di fare un paragone tra i volontari che hanno liberato alcuni beagle alle frange estremiste dei No Tav o dei Black Blok non solo non regge al minimo paragone ma è addirittura grottesco. Innanzitutto gli animalisti lottano per il diritto alla vita di altri esseri viventi che questi signori allevano per vendere ai laboratori dove saranno sottoposti a inutili torture, e (quelli di Green Hill) lo fanno assolutamente solo per finalità di guadagno economico. Appare quindi evidentemente ridicolo che i fiancheggiatori degli aguzzini possano permettersi di tacciare di violenza chi invece vuole solo salvare gli animali dalla tortura alla quale sono destinati o scambiare come frange di violenti contestatori le migliaia di amanti degli animali che stanno firmando nelle piazze le petizioni per chiedere la chiusura di Green Hill e degli altri allevamenti-lager presenti in Italia o le migliaia di italiani che si radunano (pagandosi di tasca i viaggi spesso lunghi e costosi) al solo scopo di MANIFESTARE PACIFICAMENTE per chiedere la chiusura di Green Hill. Ma lasciando a parte l'aspetto grottesco delle posizioni di Green Hill e dei loro fiancheggiatori vivisettori, vorrei ricordare a questi signori che l'80% degli italiani gia in diverse occasioni si è detto contro la vivisezione e contro la sperimantazione con animali. Chiudere Green Hill non è l'unico obbiettivo: è il primo. Perchè vogliano o meno Green Hill rappresenta un simbolo che deve essere abbattuto in maniera non violenta, attraverso la legge o attraverso un referendum ma che deve essere abbattuto. Noi siamo stati i primi insieme a pochi altri a dire che chiudere Green Hill è solo un atto simbolico che non scalfisce nemmeno di striscio la vivisezione e chi ha raccontato (mentendo) che chiudendo Green Hill si sarebbe arrivati alla fine della vivisezione ha detto delle balle sapendo di dirle. Perchè per debellare la vivisezione in Italia ci sono solo due strade legali: vietarla per legge oppure vietare l'importazione degli animali ad essa destinati oltre ovviamente alla chiusura ed al divieto di apertura di nuovi allevamenti non solo di cani, gatti o primati, ma anche di tutti gli altri animali. Ma questo è un discorso futuribile, che abbiamo davanti e ben chiaro dentro di noi. Oggi Green Hill rappresenta, come lo rappresenta Harlan, un simbolo che va abbattuto. Perchè vietare l'allevamento degli animali da destinare alla vivisezione è un atto di civiltà prima ancora che un atto simbolico e per questo pur partendo da punti di vista diversi rispetto a quelli di altri noi siamo assolutamente solidali con l'obbiettivo minimo che ci si pone. Ma occorre anche avere il buon senso di dire le cose come stanno e cosi come diciamo a Green Hill che faremo di tutto in maniera pacifica (noi si fa simbolicamente lo sciopero della fame a staffetta) e legale per arrivare in tempi rapidissimi alla loro chiusura, diciamo anche agli amici ed agli animalisti che la chiusura di Green Hill non scalfirà la vivisezione animale in Italia e che la legge che si sta votando al senato è poco più di un pannicello caldo e che chi ha caricato (mentendovi) questa legge di mille aspettative ha detto delle bugie sapendo di dirle e che con la chiusura di Green Hill la battaglia è solo all'inizio perchè sul territorio italiano rimangono aperti oltre 700 centri di ricerca con sperimentazione animale che utilizzeranno anche dopo la chiusura di Green Hill 800.000 animali l'anno per le loro ricerche, animali che saranno torturati con il beneplacido dei benpensanti che non hanno voluto andare più a fondo nella lotta contro la vivisezione.