martedì 8 maggio 2012

NO ALL'ALLEVAMENTO NE ALL'IMPORTAZIONE DI ANIMALI PER LA VIVISEZIONE


Roma (8 Maggio 2012) Chiudere gli allevamenti di animali destinati alla vivisezione, ma anche proibirne l'importazione in modo da mettere una seria ipoteca alla sperimentazione animale e vivisezione in Italia. Questo secondo AIDAA è il significato della giornata odierna dedicata alla battaglia per la chiusura di Green Hill e degli altri lager in Italia dove si allevano gli animali destinati ai tavoli dei laboratori di sperimentazione animale. Ma purtroppo la chiusura di Green Hill pur rappresentando un importante significato simbolico che va ad ogni costo raggiunto, rappresenta di fatto una piccolissima parte del problema della vivisezione della sperimentazione scientifica che utilizza gli animali. Bisogna infatti ricordare che in Italia ogni anno sono quasi 900.000* gli animali di varie specie e dimensioni che vengono vivisezionati o usati per i più disparati esperimenti compresi quelli bellici e per le prove di tossicità dei prodotti, di questi oltre il 90% viene importato con un giro economico di oltre 25 milioni di euro l'anno. Purtroppo la legge in discussione al Senato di fatto eliminerebbe gli allevamenti ma non pone nessuna restrizione alle importazioni di animali destinati agli esperimenti, mentre AIDAA ritiene che la giornata di oggi debba servire anche per parlare di quelle centinaia di migliaia di animali che non rientrano nelle cosi dette specie domestiche o protette e che vengono ogni giorno immolati sui tavoli della ricerca senza alcun motivo scientificamente valido. Per questo AIDAA chiede non solo la chiusura degli allevamenti, ma anche la fine dell'importazione di animali da laboratorio.