domenica 1 luglio 2012

GREEN HILL. PER LA PROCURA QUEI CANI NON SONO MALTRATTATI

PER LORO QUESTI CANI NON SONO MALTRATTATI

Nonostante la denuncia puntuale dell'Associazione Freccia 45 e di altre associazioni animaliste le quali hanno più volte documentato la violazione delle regole di vita per i cani contenuti a Green Hill, violazione che portano alla morte di circa 50 cani ogni mese e alla loro mancata segnalazione sull'apposito registro. Violazioni di carattere sanitario ed igienico che porterebbero alla chiusura ed al sequestro di ogni canile almeno in Lombardia e nel nord Italia. Nonostante tutto questo ieri la procura della repubblica di Brescia ha fatto sapere di aver accolto la richiesta di archviazione delle denunce per maltrattamento di animali presentate contro Green Hill. Freccia 45 come reazione ha chiesto l'immediato commissariamento della ASL di Brescia. Richiesta che sottoscriviamo senza alcuna difficoltà ma che difficilmente sarà accolta da Formigoni dopo il voltafaccia che nei giorni scorsi ha portato di fatto all'annullamento della proposta di legge lombarda che ingiustamente veniva definita anti vivisezione e che invece conteneva solamente delle sanzioni per chi allevava animali per la vivisezione e la sperimentazione in Lombardia. La chiusura di Green Hill diventa sempre più un importante fatto simbolico, ma che vale la pena ricordare poco o nulla cambia nel panorama della vivisezione e della sperimentazione animale in Italia. La battaglia quella vera è appena cominciata e lo Stato ha mostrato subito il suo volto mandando i carabinieri ed i poliziotti a caricare i manifestanti con uno zelo che se fosse usato dalle stesse forze dell'ordine per far rispettare le leggi che la Repubblica Italiana si è data in materia di tutela degli animali avremmo un crollo dei maltrattamenti nel giro di 24 ore. Ora lo stesso Stato che manda le forze dell'ordine a caricare manifestanti pro-vita che volevano salvare dei cani dalla tortura dei lager e dei delinquenti che praticano la vivisezione è quello che dovrebbe prevedere la chiusura di questo lager con una votazione nel suo massimo consesso di rappresentanza popolare: Il Senato della Repubblica. La guerra contro la vivisezione è appena cominciata, sappiamo di aver di fronte eserciti forti, potenti e ben armati con complici infiltrati anche nelle nostre retrovie. Sappiamo che dovremo combattere una guerra psicologica lunga e logorante, ma la guerra per abbattere la vivisezione la vinceremo e quella di ieri è stata una prova generale di una battaglia destinata ad espandersi.