sabato 20 luglio 2013

AIDAA A TUTELA DEI MICI DEL CIMITERO DI MESAGNE

LA VICE PRESIDENTE AIDAA ANTONELLA BRUNETTI


Dopo l’incontro avuto in data 13.7.2013 col responsabile -titolare della ditta SESA di Latiano, Sig. SCRASCIA Cosimo, e la sottoscritta, in qualità di  responsabile legale AIDAA, Vice Presidente Nazionale della stessa, in merito alla diffida presentata presso la Procura della Repubblica nei confronti dei medesimi, da questa Associazione, per gli atti di crudeltà verificatisi a danno dei gatti presenti nell’area cimiteriale mesagnese, si rende noto che sarà avviata una collaborazione con la predetta ditta SESA , per la tutela e il benessere della comunità felina presente nel Cimitero di Mesagne. Durante l’incontro , il sig.Scrascia , ha dimostrato una notevole sensibilità verso le problematiche animaliste, nonchè nei confronti delle condizioni di vita dei gatti presenti nell’area cimiteriale, tanto aver manifestato la volontà di acquistare 3 “ristogatti” come per il progetto avviato dall’AIDAA in collaborazione con la società D.R. Multiservice di Campobasso, all’interno del cimitero di Brindisi.
Per quanto concerne le altre accuse in merito alle opere di derattizzazione, secondo le quali si sarebbe agito in modo illegale per le modalità assunte, pare che l’accaduto sia a carico di un’altra azienda incaricata dal Comune di Mesagne. Pertanto, è necessario che il Comune identifichi i responsabili per mezzo dei dati in possesso e si adoperi nel perseguire simili azioni, ASSUMENDO una posizione chiara per mezzo stampa e azioni mirate e risolutive nei confronti di coloro i quali hanno agitato scorrettamente e contro il sentimento delle bio-diversità in questione.
Si rammenta ,infatti, che, sulla base del dettato degli artt. 823 e 826 del Codice Civile, esercita la tutela delle specie animali presenti allo stato libero nel territorio comunale. In particolare, in applicazione della Legge 11/2/1992 n° 157, il Sindaco esercita la cura e la tutela delle specie di mammiferi e  che vivono stabilmente o temporaneamente allo stato libero nel territorio comunale; Il D.P.R. del 31 marzo 1979, all’articolo 3, afferma, tra l’altro, che “i Comuni sono i soggetti pubblici deputati in via generale alla protezione degli animali in ogni impiego sul proprio territorio". Al Sindaco dunque, in base al D.P.R. 31 marzo 1979, spetta, attraverso i propri Organi, la vigilanza sulla osservanza delle leggi e dei regolamenti generali e locali relativi alla protezione degli animali ed alla difesa del patrimonio zootecnico.
Sarà quindi prioritario e indispensabile che il Comune si avvalga anche del Corpo di Polizia Municipale per gli interventi di controllo e repressione dei maltrattamenti.

Sindaci, assessori e consigli comunali hanno inoltre la facoltà di proporre ordinanze, delibere e provvedimenti che vanno nella direzione della tutela degli animali e dei loro diritti. La violazione di un’ordinanza sindacale, al di là delle sanzioni amministrative determinate con l’ordinanza stessa, costituisce reato ed ha quindi una certa deterrenza, nonchè al cambiamento di habitus comportamentali errati e cronicizzati in una società che accetta atti di inciviltà verso i più deboli.


Antonella Brunetti
Vice Presidente Nazionale AIDAA