martedì 6 agosto 2013

LETTERA APERTA DI UN TOPO VIVISEZIONATO A MICHELA BRAMBILLA


Gentile Onorevole Michela Brambilla,
Gentili presidenti di LAV,ENPA, OIPA, LEGA DEL CANE ed altri

Mi presento, sono un semplicissimo topolino bianco che vive in una di quelle gabbiette dentro un centro di sperimentazione italiano, uno di quegli animali silenziosi, di cui mai nessuno si prende cura, che ha ben poca voce in capitolo.
Ho avuto l'occasione di questo spazio per rivolgermi direttamente a lei onorevole Brambilla ed a voi presidenti delle associazioni animaliste italiane più importanti  e in maniera sommessa (anche perchè i veleni che mi iniettano quotidianamente non mi permettono di essere molto vivace come vorrei) vi chiedo che cosa mai avete da gioire per la nuova legge approvata dal Parlamento Italiano sulla vivisezione?
Si è vero questo legge non permetterà più di allevare in Italia i cani beagle, ma questi arriveranno dagli altri paesi e saranno anche loro torturati ogni giorno, come lo erano quelli di green hill fino a qualche mese fa e come lo sono io ed altri 900.000 animali che come me ogni giorno dell'anno viene torturato nei laboratori e riempito di farmaci che ci rendono sterili, ciechi,sordi e malati.
Le domando onorevole Brambilla, e domando a voi presidenti di associazioni animaliste, come fate a dire che questa legge è un passo avanti? 
Con questa legge voi mi avete condannato a vivere una vita breve e infelice, sotto quotidiana tortura.
Onorevole Brambilla, lei dice di essere amante degli animali, bene venga a trovarmi, e mi porti via da qui, ci porti via tutti da qui, perchè qui soffriamo e siamo in tanti a soffrire tutti i giorni, mentre lei e il suoi amici brindate con lo spumante ad una vittoria costruita sulla mia e nostra pelle e sulla nostra sofferenza.
Un topino bianco da laboratorio, 
uno dei tanti.