giovedì 15 agosto 2013

USA LA BALESTRA E COLPISCE UN CIGNO ALL'ALA SINISTRA

dal sito gazzettadimantova.it
il cigno ferito

MANTOVA. Sofferente, sanguinante e con una freccia conficcata nell’ala sinistra. Un cigno è stato ritrovato ferito sabato sera da un passante che passeggiava sulle sponde del lago Inferiore. Colpito da uno sconosciuto che lo aveva usato come bersaglio per il tiro alla balestra. L’animale è stato soccorso da personale dell’Asl e trasportato in clinica veterinaria, dove è stato salvato. Alla Polizia locale  le indagini per identificare il feritore che potrebbe essere denunciato alla procura per maltrattamento di animale. Un reato per il quale il codice penale prevede pene dai tre mesi a un anno di reclusione o una multa da tremila a 15mila euro.
Il cigno è stato trovato agonizzante a terra, sul ciglio della ciclopedonale, in condizioni tali da lasciar presumere che gli restasse poco tempo di vita. L’ala perdeva molto sangue e il cigno era quasi incapace di muoversi. Quando era stato ferito? Un particolare, questo, che dovrà essere appurato dalle indagini che al momento non si avvalgono di testimoni diretti. Certa è una cosa: il dardo di metallo - lungo sedici centimetri - che ha trafitto l’animale, era stato scagliato da una balestra. Difficile parlare di casualità, con tutta probabilità il responsabile ha mirato all’animale per perseguire una forma crudele di divertimento.
Il cigno, un esemplare adulto di medie dimensioni, è stato curato nella clinica del veterinario Oreste Gaetti, a Levata, e qui è stato salvato: gli è stato rimosso dall’ala sinistra il dardo che gli inibiva il movimento e gli provocava dolore.
«È la prima volta che ci troviamo davanti a un caso simile - spiega Gaetti - ci ha lasciato sconcertati il fatto che ci sia una persona che gira con una balestra e che colpisce esseri viventi. Sono a rischio gli animali così come le persone, è un evento allarmante. Bisognerebbe capire chi è e informare i cittadini per evitare altri episodi del genere».
Il cigno, che era in pericolo di vita, è stato operato all’ala in anestesia locale, gli sono stati messi alcuni punti di sutura ed è stato sottoposto a terapia antibiotica. Ieri mattina, dopo averne accertato le buon condizioni, i veterinari hanno deciso di riportarlo nel suo habitat sul lago Inferiore e lo hanno liberato.

Rachele Bertelli