mercoledì 11 settembre 2013

CANILE DI TERLIZZI NUOVA RELAZIONE DELLA RESPONSABILE AIDAA


Io sottoscritta Urbano Filomena, referente A.I.D.A.A.  “Associazione Italiana Difesa Animali Ambiente” presso il comune di Terlizzi e volontaria preso il canile “The Animal’s Angel’s  comunico quanto segue:
Nel canile suddetto è scoppiata negli ultimi giorni un’epidemia di parvovirosi (gastroenterite). che ha causato la morte di molti cuccioli.  La triste storia è venuta a galla quando un cucciolo adottato da persone del nord, è arrivato a destinazione presentando uno stato di salute cagionevole. Subito portato in clinica è stato diagnosticato, attraverso esami di laboratorio  che il cucciolo era affetto da gastroenterite. In serata è deceduto.  A questo cucciolo era stata somministrata la prima dose di vaccino dai medici Asl di competenza.
Questo succedeva di sabato notte. Al danno della perdita del cane, gli adottanti hanno dovuto corrispondere euro 300 per la clinica!
La domenica ho immediatamente chiamato il gestore del canile, per fare in modo che i cuccioli fossero ricoverati con immediatezza presso strutture adeguate. Il gestore ha chiamato il dirigente ASL e, quando ci si è posto la domanda “CHI PAGA?” ha rimandato ogni tipo di intervento al lunedì. Il dirigente Asl aveva comunque acconsentito al trasferimento dei cani. (Questo l’ho saputo il lunedì)
Sono andata in canile lunedì e già altri tre cuccioli erano morti.
Mi sono recata dal dottor Coppola per esprimere il mio grande disappunto per tale leggerezza a discapito della vita, oltre al fatto che noi meridionali ci meritiamo per la poca attenzione il disgusto da parte degli italiani che vivono altrove e mi ha risposto che il gestore del canile non aveva preso provvedimenti perché non voleva forse addebitarsi le spese del ricovero.
la responsabile aidaa terlizzi urbano filomena

Il dottor Coppola dava il lunedì il permesso di portare in uno studio veterinario  i cuccioli, lasciando ai medici la “scelta” di “quale cucciolo” tentare di salvare! Ci sono stati consegnati solo quattro cuccioli.
Su quattro cuccioli tre sono salvi, mentre in canile quasi tutti sono morti, ben dodici cuccioli seguiti nei mesi scorsi con attenzione, anche da un gruppo di ragazzi che hanno rinunciato alle vacanze per fare volontariato in canile.
Dietro questo scandalo, alimentato anche da animalisti del Nord e dagli adottanti che avevano già inoltrato con esiti positivi le adozioni di quasi tutti i cuccioli, il dottor Coppola ha pensato “bene” di chiudere il sanitario ai cuccioli, ritenendo il canile un luogo non idoneo per la loro salute.
Ci ha consigliato di creare una struttura solo per loro, dove possano essere accuditi esclusivamente da volontari, più attenti alle cure specifiche dei cuccioli e sotto la tutela di veterinari.
Corre l’obbligo di mettervi al corrente di un altro “fatto” gravissimo, a discapito dei cani e del canile di Terlizzi.
Pochi mesi fa un cane affetto da cimurro è stato portato nel canile di Ruvo di Puglia (BA). Le volontarie dello stesso si sono rifiutate di farlo entrare, ben sapendo che sarebbero andate incontro ad una strage.
Il dirigente ASL, pertanto ha chiuso il loro sanitario e ha portato il cane nel canile di Terlizzi.  Ovviamente non è stato riferito a nessuno, compreso i gestori (almeno così ci dicono), che la malattia era estremamente contagiosa e praticamente “incurabile”. Infatti lo stesso cane è stato soppresso dopo pochi giorni.
I cani presenti nel sanitario si presentavano in ottime condizioni, pronti a passare nel rifugio…quando in breve tempo hanno iniziato a morire con un referto “presunto cimurro!”
Sono morti tra atroci sofferenze anche cani che erano stati adottati…in famiglia e sotto gli occhi dei bambini!
Il dirigente Asl mi risponde che i sanitari accolgono cani malati ma in questo caso i cani presenti nel sanitario, già microcippati, sterilizzati e vaccinati perché non sono stati tutelati da quella malattia attraverso strategie idonee? A noi volontari è stato dato per iscritto che non “dovevamo mettere piede” nel sanitario (ora capiamo perché) ma gli stessi operatori del canile, non sapendo la gravità della malattia, hanno utilizzato tutte le misure sanitarie per evitare il diffondersi della malattia? Di certo, non sapendolo, saranno stati vettori del virus!
Sono profondamente delusa e amareggiata e per questo denuncio l’accaduto  al Ministero della Sanità , al sindaco del comune di Terlizzi, non informato dei fatti e il presidente dell’Associazione che rappresento nel mio paese, dott. Lorenzo Croce.
La poca sensibilità  ha visto decine di cani morire, dopo essere stati microcippati, vaccinati e sterilizzati, utilizzando soldi pubblici per diventare poi, nel giro di pochi giorni, carcasse prive di vita da incenerire, con altri soldi dei contribuenti, cioè noi terlizzesi!
Ho  richiesto, per accertare il tutto, un’autopsia di un cane morto “sano” ma al momento mi è stata rifiutata la richiesta dal gestore!
Chiedo giustizia per queste vittime dell’indifferenza e chiedo venga fatta luce su tutto l’accaduto.
Filomena Urbano