martedì 31 marzo 2015

ACCUDISCE I GATTI. I TESTIMONI DI GEOVA LA CACCIANO.

gatti di una colonia felina - foto di repertorio

Alla domenica mattina anzichè andare a predicare a casa della gente, suonando i campanelli o appostandosi come avviene ultimamente fuori dai supermercati, dalle stazioni e dai centri commerciali per predicare e distribuire le solite riviste della sua congregazione dei testimoni di geova, una di loro aveva chiesto il permesso di poter accudire una colonia felina che si trova in una località della provincia di Milano, ma gli anziani della congregazione a cui fa rifermento sono stati drastici nella risposta. "No tu devi dedicare il tuo tempo alla predicazione della bibbia e non ad accudire i gatti". La donna timorosa in principio aveva accettato come un comandamento divino gli strali dei suoi anziani della comunità e per alcune domeniche aveva trovato una sostituta per accudire ai suoi 14 gatti della colonia felina (alla quale tra l'altro forniamo cibo come AIDAA tre volte al mese), ma dopo tre settimane la sostituta non ce l'ha piu fatta e la donna è tornata dai suoi gatti. Subito qualche spione della congregazione si è rivolto agli anziani per dare contro alla gattara che ora è stata messa al bando temponareo dalla sua comunità religiosa in quanto la stessa sarebbe stata costretta a non occuparsi più dei gatti. 
testimoni di geova predicano bene e razzolano male

Avendo ella invece fatto valere le sue ragioni ora si trova in una condizione difficile. In casa nemmeno le due figlie anch'elle testimoni di geova gli rivolgono più la parola, cosi come tutti gli altri amici e conoscenti della comunità, in quanto a loro è proibito di parlare con la persona che si trova in stato di messa al bando. La donna  che ieri sera si è sfogata al telefono con il presidente nazionale di AIDAA Lorenzo Croce ha chiesto di mantenere l'anonimato, il presidente Croce incontrerà nel pomeriggio la donna ed insieme decideranno il da farsi, la donna non vuole rinunciare ai gatti ma ovviamente non può nemmeno vivere senza che le figlie possano rivolgerle la parola. "Siamo alla barbaria- ci dice Lorenzo Croce- io penso che una cosa del genere nemmeno agli schiavi romani veniva imposta dai loro padroni. Questi predicano l'amore di dio? a me sembra proprio di no. Libertà di religione okey - conclude Croce- ma qui siamo alla violenza psicologica. Non escludo di consigliare alla donna di rivolgersi a un servizio di sostegno sociale e di denunciare questi che non sono religiosi ma aguzzini di uomini e animali".