lunedì 18 maggio 2015

POVERO E VEGETARIANO? SEI DISCRIMINATO


Roma (18 maggio 2015) - Alla mensa dei poveri non c'è posto per i vegetariani, o almeno nella maggioranza delle mense in quanto chi serve il cibo non tiene conto del sacrosanto diritto di alimentarsi senza l'uso di cadaveri dei vegetariani, mentre si presta attenzione, anzi molta attenzione al fatto che tra i poveri ci sono molti musulmani e quindi per loro niente di carne di maiale, ma in alcuni casi carne macellata ritualmente e offerta (o acquistata) dalle stesse macellerie islamiche. Sono oramai centinaia le segnalazioni che in questi giorni stanno giungendo all'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA in particolare da italiani che a causa della crisi si vedono costretti a ricevere i pacchi o a recarsi alle mense dei poveri in particolare a Roma, Bologna, Torino, Bari e Milano a pranzo e cena che ci hanno riferito che in molte mense (per fortuna non tutte) non si tiene assolutamente conto delle necessità alimentari dei vegetariani e in alcuni casi anche dei vegani,mentre si da spazio, ampio spazio alla cucina musulmana e questo agli occhi dei segnalatori appare come una mancanza di rispetto. "Certo andare a mangiare nelle mense collettive pubbliche o nelle mense dei poveri non è come sedersi al ristorante ed ordinare alla carta, ci mancherebbe- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA-ma crediamo che il rispetto di una persona passi anche dalle sue convinzioni religiose o culturali e dalle scelte ad esse dovute compresa quella di non cibarsi di cadaveri di animali, quindi pur riconoscendo il grande lavoro che i volontari ed i gestori di queste mense fanno, chiediamo a loro un piccolo sforzo per venire incontro anche alle richieste di alimentazione di chi è vegetariano o vegano e non solo in base alla religione proprio per evitare quelle che possiamo chiamare discriminazioni culturali"