domenica 26 giugno 2016

APPELLO. CIOTOLE D'ACQUA FRESCA PER DISSETARE I PET

Milano (26 giugno 2016) -Una ciotola piena d'acqua davanti alla porta di casa, proprio come nella caldissima estate del 1877 per dissetare gatti e cani in questi giorni afosi.
L'appello arriva da Aidaa, che rilancia la campagna “L'acqua è vita metti una ciotola per fido e micio” appello al quale hanno aderito finora oltre 200.000 esercizi pubblici in tutta Italia

"Le iniziative rivolte a lasciare le ciotole di acqua fresca ma non fredda fuori dai locali pubblici e dalle porte di casa per micio e fido risalgono all'estate del 1877 quando in occasione di una forte ondata di calore, molti sindaci e magistrati civici di città e paesi italiani ordinarono ai loro concittadini di lasciare sempre una ciotola d’acqua fresca fuori dalla porta di casa per permettere che i cani ed i gatti randagi si dissetassero" spiega Lorenzo Croce presidente di AIDAA
Oggi Aidaa rilancia l’antico appello ai titolari di locali pubblici, a coloro che hanno le case che danno sulla strada ed ai sindaci degli oltre 8.000 comuni italiani perché, riprendendo l’antica usanza, si provveda in questi giorni a mettere una ciotola d’acqua fresca fuori dalla porta di casa in modo che cani e gatti (randagi o di passaggio) possano dissetarsi. "In particolare l’invito è rivolto ai titolari di locali pubblici di quelle regioni del centro sud dove maggiormente è concentrata la presenza dei circa 750.000 cani randagi presenti sul territorio italiano. Nei prossimi giorni infatti si pensa che il caldo possa  ancora notevolmente aumentare fino a superare i 40 gradi per questo motivo è fondamentale permettere ai cani ed ai gatti di dissetarsi in maniera regolare". Proprio per questo Aidaa invita i sindaci ad emettere “apposite ordinanze” per favorire la presenza delle ciotole d’acqua fresca fuori dai locali pubblici così da "permettere agli amici pelosi di potersi dissetare in questi giorni di forte calura già di fatto estiva" Lo scorso anno all'appello di Aidaa risposero positivamente oltre 1.000 sindaci italiani che si appellarono al buon senso dei loro concittadini, inoltre all'appello risposero oltre 200.000 esercizi pubblici che anche quest'anno stanno aderendo.