giovedì 21 dicembre 2017

LINEA MORTARA-MILANO . TRENORD DENUNCIATA PER INTERRUZIONE DI SERVIZIO PUBBLICO

MILANO (21 dicembre 2017) - Centinaia di treni in ritardo, moltissimi quelli soppressi accampando le scuse più disparate, migliaia di pendolari che ogni giorno costretti ad attese a volte superiori alle due ore (stamattina un treno riportava 85 minuti di ritardo) nelle ore di punta con ritardi di ore nel raggiungere i posti di lavoro o le sedi di studio, rischio di malattie e influenze a causa del gran freddo di questi giorni ed infine assoluta assenza di notizie certe sui ritardi e le soppressioni e altrettanta assenza di bus sostituitivi previsti dal regolamento del trasporto locale in Lombardia. Non stiamo parlando di una linea ferroviaria del profondo sud o di un paese del terzo mondo ma della linea ferroviaria ALESSANDRIA-MORTARA-MILANO PORTA GENOVA che serve ogni giorni 15.000 pendolari e che da mesi è diventato un vero e proprio colabrodo nel sistema del trasporto locale lombardo. Da qui le proteste di decine di pendolari che si sono rivolti all'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA per denunciare questo scempio e il presidente di AIDAA Lorenzo Croce dopo aver fatto monitorare lo svolgimento del traffico ferroviario sulla linea per oltre un mese proprio ai pendolari che a centinaia prendono il treno anche nelle stazione di Vigevano e Abbiategrasso ha deciso ieri di presentare denuncia per il reato di interruzione di pubblico servizio contro la società Trenord spa gestore della linea. "Decine di treni soppressi o in ritardo ogni settimana- ci dice Croce- e quasi sempre negli orari di punta del mattino, con disagi immensi e rischio per la salute e per i ritardi a raggiungere il posto di lavoro e di studio per migliaia di pendolari ogni giorno. A questo dobbiamo aggiungere l'assenza di bus sostituitivi e di informazioni certe sia sui tempi di ritardo che sulle vere motivazioni di ritardi e soppressioni. Ci pare che la presa in giro a carico di migliaia di pendolari che pagano il biglietto sia oramai oltre misura da qui- conlcude Croce-la decisione di chiedere ai magistrati di indagare su quali siano le vere cause di questo immenso e continuo assurdo disservizio".