lunedì 12 marzo 2018

ALTRA STRAGE DI CANI AVVELENATI IN LAZIO


Non ha fine, purtroppo, il disumano avvelenamento dei cani in città, a Ceccano ma il problema riguarda tutta la provincia e non solo, alla luce dei due casi, solo gli ultimi di una lunga serie, registrati nei giorni scorsi in contrada Cantinella e in via Cardegna. L'attivista dell'associazione "La voce degli ultimi", Lorenzo Pelloni, a proposito dell'atto di pura malvagità in zona Pedemontana, si scaglia contro gli autori, «gente - la definisce - becera». E tuona: «Oggi mi vergogno di essere concittadino di colui che ha compiuto un'azione così meschina. Che colpa aveva questa povera anima innocente? Quella di chiedere un po' di cibo? Non aveva casa, non aveva famiglia, era emarginato da tutti. La sua unica colpa è quella di essere nato bastardo. Ora mi chiedo chi sia il vero bastardo. Chi dà amore incondizionato a qualsiasi essere umano come fanno tutti i cani o chi avvelena con l'antilumaca un povera anima figlia di un Dio minore o forse meno degna di noi di stare su questa terra?» 

Da qui il suo appello rivolto alla comunità fabraterna su Facebook: «Vi prego - scrive Pelloni - non lasciamo che ha compiuto una simile nefandezza resti impunito. Se sapete, segnalate. Ci penserò io, in qualità di presidente di un'associazione di volontariato che lotta per la difesa degli ultimi, a denunciare un simile individuo alle autorità competenti. Questi gesti non possono rimanere impuniti». Vergogna.

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